La skincare “a strati” è una pratica utilizzata dalle donne giapponesi, da sempre ammirate per la perfezione della loro epidermide, che prevede l’applicazione di più cosmetici contemporaneamente, ma in dosi minime e che si può quindi considerare un procedimento basato su aspetti qualitativi piuttosto che quantitativi.
Quali sono i passaggi previsti dal layering?
Finalizzato a una completa e perfezionata pulizia del viso, similarmente alla skincare routine coreana, il layering consiste in 7 passaggi:
1. detersione oleosa
2. detersione schiumosa
3. esfoliazione
4. lozione
5. siero
6. contorno occhi
7. idratazione delle labbra
Secondo questa tecnica giapponese, ogni strato è finalizzato a preparare la pelle per il successivo trattamento, senza appesantire le zone epidermiche e neppure modificare la loro ricettività ai prodotti.
La “pelle di seta” che è un attributo inconfondibile delle donne giapponesi deriva quindi da un’adeguata routine di bellezza, basata principalmente su una detersione molto accurata in quanto soltanto pulendo i pori ed eliminando le cellule morte che tendono a rimanere attaccate alla superficie cutanea si riescono ad ottenere risultati eccezionali.
Il viso delle donne orientali, che giustamente è stato definito “di porcellana” si caratterizza per un aspetto liscio, radioso e vellutato, il cui splendore dipende quasi soltanto dai passaggi previsti dal layering. È quindi questo rituale quotidiano di pulizia viso che contribuisce principalmente al culto della bellezza tipico della cultura estetica giapponese.